Martina Gagliardi nasce ad Alba nel 1996 ed è una giovane artista emergente laureata in pittura all’Accademia di belle arti di Torino.
La sua ricerca inizia dall’osservazione delle materie prime e dall’analisi del loro processo di trasformazione e deterioramento.
Il suo trasferimento nella città di Torino è stato determinante per vivere ed osservare il grande mercato ortofrutticolo di Porta Palazzo da cui ha elaborato riflessioni sul processo di metamorfosi dei prodotti: dal fresco arrivo in cassetta al divenire scarto deteriorato. La bellezza ritrovata nella fragilità e nell’evoluzione imperfetta delle cose, le rende speciali proprio al momento del loro tramonto, e questo ha condotto Martina a ricercare un’estetica dello scarto.
“L’arte è possibilità di rinascita, di riscrittura del mondo.”
Soggetti cardine nel lavoro di Martina Gagliardi sono le cassette di legno, le cui geometricità e modularità nel loro disporsi generano una rete di alternanze e simmetrie tra pieni e vuoti, ombre e luci che vengono trasformate in pittura come fili e trame. “Fili e trame” compongono infatti lo stile pittorico che contraddistingue le opere dell’artista, realizzate a pastelli ad olio su sacchi di juta, carta da pacco, pellicole e tnt, un tessuto non tessuto utilizzato in agricoltura per proteggere le piante dal freddo o da eventuali agenti atmosferici.
Tutti questi frammenti segnici e materici simboleggiano un metodo di lettura per andare oltre alla realtà velata, un tentativo per avvicinarsi alle più delicate e segrete trame della vita e delle relazioni, attraverso un’immersione nel tessuto simbolico del mondo.