Ernesto Morales inizia la sua carriera da giovanissimo a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino. La ricerca di Morales narra di tempo, di memoria e di un presente che muta ogni giorno.
Le Nuvole e le Foreste, suoi soggetti più iconici, vengono intese come entità in divenire, capaci di trasformarsi e di ridisegnarsi a oltranza, così come la natura con il suo eterno mutare. È il rapporto tra il cambiamento naturale e quello umano ad interessare la ricerca dell’artista; dentro questi territori interiori e psicologici, tutto è fluido, nulla è fermo ne permanente.
La natura per Morales rappresenta di per sé stessa un tempo, qualcosa che può mutare forma e trasformarsi in altro. Dunque la possibilità di evolvere, una luminosa prospettiva di cambiamento.
La sua carriera artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie d’arte in molti Paesi, tra i quali Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Cina, Singapore, Malesia, Tailandia, Argentina, Brasile, Messico e Uruguay. Ha partecipato a numerose fiere internazionali e tra il 2009 e il 2015 ha rappresentato istituzionalmente i Governi di Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali realizzate in vari musei.
Nel 2019 viene allestita a New York la sua retrospettiva “Mindscapes” presso il Consolato Generale della Repubblica Argentina.